Con l’espressione lingua ladina ci si riferisce ad un’ampia famiglia di idiomi romanzi, cioè derivati dal latino, distribuiti lungo l’arco alpino centro-orientale. Essi vengono ripartiti in tre gruppi principali: ladino occidentale (o romancio) nelle valli svizzere del Canton Grigioni; ladino centrale (o ladino dolomitico) nelle valli delle Dolomiti; ladino orientale (o friulano) nel Friuli. Nell’area dolomitica il ladino può essere di matrice atesina o cadorina, e sfuma in zone di transizione tra ladino e veneto.
Di recente, fondendo tratti di più idiomi locali, sono state create due varietà standard: in Svizzera il “Rumantsch Grischun” e nelle Dolomiti il “Ladin Dolomitan”. In Friuli viene usata come standard la varietà della fascia centrale del territorio.
Nella regione dolomitica, la Ladinia si compone di due macroaree. Ad ovest, la Ladinia Brissino-tirolese riunisce le cinque valli sellane di Gardena, Badia, Fassa, Livinallongo e Ampezzo, storicamente contrade del territorio di Bressanone, austriache fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, oggi divise da confini amministrativi, provinciali e regionali. Ad est, la Ladinia Bellunese riunisce le vallate della Magnifica Comunità del Cadore (Cadore e Comelico), l’Agordino e quindi anche la Valle del Biois, e Zoldo, territori storicamente appartenuti alla Serenissima, oggi inclusi nella Provincia di Belluno.